La Giunta capitolina ha approvato una Memoria per sperimentare in città bus alimentati a idrogeno. Verranno acquistate 30 vetture
La Capitale comincia a puntare sui bus ad idrogeno verde. La Giunta capitolina, infatti, ha varato una Memoria che conferisce al Dipartimento Mobilità e Trasporti il mandato di mettere in campo una sperimentazione, prevedendo anche la possibile partecipazione a progetti e finanziamenti europei, nazionali o regionali o con accordi e partnership con altri soggetti pubblici o privati.
“La Memoria approvata in Giunta – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – si inserisce nella strategia complessiva dell’amministrazione di rinnovare completamente la flotta bus nel segno della sostenibilità. Una delle opzioni che stiamo valutando, confidando di poter ottenere finanziamenti europei idonei sia all’installazione che alla gestione di bus a idrogeno, è quella di partire con la sperimentazione, insieme ad Atac, dalla rimessa di Acilia, nel Municipio X, acquistando 30 vetture e di realizzare, all’interno del deposito, gli elettrolizzatori per la produzione in autonomia dell’idrogeno verde. Parallelamente – ha concluso l’assessore – stiamo valutando l’ipotesi di sfruttare l’idrogeno verde prodotto dai rifiuti in un processo virtuoso di economia circolare”.
L’idrogeno verde è un alleato importante nell’abbattimento delle emissioni dannose in particolare in comparti industriali come le acciaierie, le industrie chimiche, le fabbriche di aeroplani e i cantieri navali. Molti scienziati ritengono che l’idrogeno può diventare un elemento essenziale per accelerare la transizione energetica e generare importanti benefici per l’ambiente e per l’economia. Secondo lo studio “Hydrogen Roadmap Europe: un percorso sostenibile per la transizione energetica europea”, svolto dall’Ue, l’idrogeno verde potrebbe coprire, entro il 2050, fino al 24% della domanda finale di energia e creare 5,4 milioni di posti di lavoro, oltre a contribuire alla riduzione di 560 milioni di tonnellate di CO2.