L’uva è il piccolo frutto della pianta Vitis Vinifera, rotondo o ovale che dispone di una polpa semi-trasparente racchiusa da una pelle liscia. Pochi frutti hanno ottenuto la stessa attenzione nella letteratura scientifica come l’uva.
Ricca di vitamine A, C, B6 e folati, oltre a minerali essenziali come potassio, calcio, ferro, fosforo, magnesio e selenio, questo frutto ha la capacità di trattare la costipazione, l’indigestione, l’affaticamento, l’ipertensione e la degenerazione maculare.
Un etto di uva fornisce 61 Kcal e la sua polpa è ricca di vitamine B1, B6, B2, A e C, di sali minerali, rame, ferro, magnesio, zinco, potassio e sodio, di acidi organici, malico, tartarico e citrico. Nella buccia dell’acino dell’uva rossa si concentrano numerosi polifenoli, soprattutto il resveratrolo, che riducono il consumo energetico, l’accumulo di grassi nel fegato, gli zuccheri nel sangue e anche la pressione arteriosa. Ecco che arriva un approfondimento sugli stilbeni, che appartengono anch’essi alla famiglia dei polifenoli quindi anche loro vengono prodotti dalla pianta quando si trova in condizioni di stress biotici come attacchi di funghi patogeni o abiotici come raggi ultravioletti, ferite, metalli pesanti. In termini molto elementari è come se l’uomo, consumando uva, riuscisse a usufruire degli stessi meccanismi protettivi dell’uva, un’ulteriore protezione immunitaria sotto forma di antiossidante.
a cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese
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