Tra strade dissestate, pochi marciapiedi e tunnel stretti e senza parapedonali, la viabilità a Capannelle resta problematica. I residenti nel segnalare i disagi continuano ad avanzare proposte d’interventi
C’è un tunnel, a Capannelle, che divide in due il quartiere. Almeno per i pedoni ed i ciclisti, la cesura sembra infatti esser piuttosto netta. In assenza di marciapiede e parapedonali, il passaggio sotto l’infrastruttura non è affatto agevole. Anzi, rappresenta un fattore di rischio piuttosto evidente, su cui si stanno confrontando i residenti.
IL PROBLEMA DEL TUNNEL – Sopra al tunnel, situato tra via di Santa Severina e via del Calicetto, passa la ferrovia. Sotto, a malapena un’automobile, poiché la strada è in effetti a senso alternato. Cosa fare dunque per garantire, oltre al transito di una vettura, anche il passaggio di un pedone o di un ciclista? “La prima cosa da fare è misurarlo” ha osservato il Presidente del Comitato di Quartiere Guido Marinelli, rispondendo alle sollecitazioni dei residenti.
IL NECESSARIO ALLARGAMENTO – C’è chi propone di mettere dei parapedonali, e chi invece suggerisce di installare dei semafori. Quest’ultima opzione “sembra che dovrebbe creare troppe file – spiega Marinelli – così almeno ci ha risposto il Dipartimento alla Mobilità. Per questo abbiamo presentato la proposta di allargare via di Capannelle e di fare una corsia di accumulo per la svolta. Ma ovviamente non ci sono i soldi” ricorda mestamente il Presidente del CdQ.
IL CALVARIO DELLA VIABILITA’ – In assenza di interventi però, strade di Capannelle e Statuario, continuano a rappresentare un calvario. In molti tratti non esistono i marciapiedi e quindi anche la semplice apertura di un cantiere, può contribuire a peggiorare la viabilità . Il manto stradale, in alcuni tratti decisamente dissestato, non migliora poi il quadro. A tal riguardo il Comitato di Quartiere ha scritto al Vicesindaco Nieri, cui è stata conferita la delega alle Periferie, a cui è stato proposto “proposto di mettere i sampietrini dismessi dal centro nell’ultima parte di Viale Appio Claudio, al posto del battuto di terra pieno di buche”.
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