Si è svolta oggi, presso la sede Comunale di Via delle Vergini, la conferenza stampa di presentazione della proposta di regolamentazione degli impianti di telefonia.
“Roma è priva di un Piano Regolatore per le installazioni di impianti radioelettrici e di un catasto pubblico degli impianti esistenti. Una lacuna, dovuta anche a un vuoto normativo a livello regionale, che danneggia l’ambiente e mette a rischio la salute dei cittadini minacciati da un tipo d’inquinamento figlio della modernità: quello elettromagnetico, causato da antenne per cellulari e ripetitori installati sui tetti delle abitazioni”.
Così in una nota i consiglieri comunali Gemma Azuni (Sel), Athos De Luca (Pd) e Andrea De Priamo (Fdi): “La IARC (OMS) nel maggio 2011 ha classificato i campi elettromagnetici di radiofrequenza come “possibili cancerogeni” Classe 2B. Il Consiglio d’Europa, sempre nel maggio 2011, ha approvato una Risoluzione in cui invita i Paesi membri a fissare limiti cautelativi di esposizione alle microonde in particolare in tutti gli ambienti indoor, in applicazione del Principio di Precauzione di cui all’art. 191 Trattato U.E. Per questo anche l’U.E., con la Circolare 1999/512/CE. recepita dallo Stato italiano con la Legge quadro n.36/2001 e il DPCM dell’8 luglio 2003, ha posto all’attenzione dei Paesi comunitari la necessità di proteggere i cittadini dagli effetti negativi che possono derivare dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Sostenuta da una grande mobilitazione cittadina, nel 2005 era stata presentata nella nostra città una proposta di deliberazione di iniziativa popolare di indirizzo sulla materia che ancora giace presso il Segretariato Generale. La proposta di deliberazione presentata oggi, aldilà di recepire le regole dettate dalla normativa vigente, intende attivare una prassi di progettazione annuale dei futuri impianti che tenga presente anche eventuali piani di urbanizzazione in atto, piani di bonifica degli eventuali impianti non a norma e l’istituzione di un osservatorio costituito da rappresentanti tecnici di Roma Capitale, dell’ARPA, dell’ ASL, dei gestori e delle Associazioni di Protezione Ambientale”.
“La proposta – conclude la nota – reca le firme di Maria Gemma Azuni (Presidente Gruppo Misto -SEL), Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia) – Presidente della CCP Ambiente, Athos De Luca (PD)- Vice Presidente della CCP Ambiente, che in questi anni hanno lavorato congiuntamente con i tanti Comitati di Quartiere allarmati per la presenza sempre più numerosa di antenne poste in prossimità di edifici pubblici sensibili quali scuole, ospedali e/o delle loro abitazioni. Alla stesura del Regolamento ha partecipato, fornendo un prezioso contributo, Giuseppe Teodoro, portavoce del Coordinamento dei Comitati romani NoElettrosmog, che, assieme a numerosi comitati e associazioni, ha promosso e seguito numerose iniziative di mobilitazione nei quartieri della città, in difesa della salute e per l’applicazione del principio di precauzione”.