La VODAFONE OMNITEL ha comunicato l’intenzione di installare un nuovo Ponte Radio Base sulla copertura di un palazzo a via Ferentano 35, X Municipio di Roma Capitale.
La via si trova nel quartiere di Quarto Miglio, confinante con il “Parco regionale dell’Appia Antica”, zona soggetta a rigidi vincoli di natura paesaggistica ed archeologica. Nello stesso quartiere, in un’area di circa 2 kmq, sono già presenti altre 5 strutture per la telefonia mobile.
Il Comitato di Zona Quarto Miglio Appia Antica, il Comitato di Quartiere Quarto Miglio, l’Associazione Centro Anziani Quarto Miglio e il Gruppo di Coordinamento del Comitato dei Genitori della Scuola “Guido Milanesi”, insieme agli abitanti del quartiere, si stanno muovendo per opporsi all’installazione del 6° ripetitore in un’area così piccola e per sollecitare l’amministrazione di Roma Capitale affinché venga adottato un Piano Regolatore che disciplini gli impianti di radio diffusione, telefonia mobile ed elettrodotti sul territorio comunale.
A seguito del primo incontro pubblico del 31 agosto 2012, anche sull’esempio dei Comitati di Casal Brunori (XII Municipio) e via Francesco Gentile (X Municipio), si è deciso di seguire due strade parallele:
- l’azione Amministrativa per la presentazione di un ricorso tecnico amministrativo;
- mobilitazione popolare.
Sempre presso l’Associazione Centro Anziani è stata attivata, sin dal 2 Agosto, una raccolta firme che in poche settimane ha superato le 400 adesioni.
Approfondimenti
Attività relative al X Municipio e Roma Capitale
Il progetto è stato presentato il 19 aprile 2012 presso il Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica di Roma Capitale (Ufficio Procedimenti Edilizi Speciali), ed è stato reso noto sul sito del Comune di Roma, sezione X Municipio, solo a fine giugno con il seguente testo: “Impianto di telefonia mobile – Si informano i cittadini che la Vodafone Omnitel ha richiesto l’installazione di una Stazione Radio Base in Via Ferentano n. 35. Si rende noto, inoltre, che è possibile far pervenire comunicazioni e/o osservazioni in opposizione alla richiesta in questione. Copia degli elaborati del progetto possono essere consultati presso l’Ufficio Tecnico del Municipio.”
Senza la specifica sia della modalità sia del termine ultimo in cui presentare la propria opposizione. Gli elaborati del progetto che possono essere consultati presso l’Ufficio Tecnico del Municipio sono incompleti: vi è solo Progetto Grafico e Relazione Urbanistica, e mancano tutte le relazioni specialistiche ed i nulla osta.
Il R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento della installazione in oggetto) del Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica di Roma Capitale (Ufficio Procedimenti Edilizi Speciali) ha confermato che la pratica è carente del nulla osta paesaggistico (comunicazione alla Vodafone del 19 giugno), una volta ottenuto il quale inizieranno i 90 giorni per il silenzio assenso propedeutico alla realizzazione dell’impianto.
Sempre a detta del R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento della installazione in oggetto) del Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica di Roma Capitale (Ufficio Procedimenti Edilizi Speciali) il Municipio X non avrebbe indicato alcun sito sostitutivo per l’installazione (siti di proprietà del Comune), tantomeno suggerendo la possibilità del cosidetto “co-siting” presso altri impianti (condivisione di siti esistenti e futuri, e infrastrutture “passive” di rete, come le opere civili, pali e tralicci, impianti elettrici e di condizionamento).
Considerazioni
- il Municipio X non si è attivato per individuare un sito alternativo né ha potuto effettuare l’informativa ai cittadini in maniera completa;
- l’area individuata per l’installazione è particolarmente vicina a tutte le abitazioni private circostanti a partire da 20 metri;
- la cittadinanza ha manifestato una seria preoccupazione per l’installazione della predetta stazione radio base;
- è stata riconosciuta la possibile svalutazione del valore commerciale degli immobili prossimi al punto dell’installazione del Ponte Radio Base (via Ferentano, via Grassano, via al Quarto Miglio, via del Tavolato) e il “turbamento del loro godimento”: infatti da precedenti sentenze l’antenna è stata ritenuta come causa di un danno materiale, il deprezzamento degli immobili, e di uno psicologico, derivato dal timore di vivere in un ambiente rischioso per la propria salute;
- i vari Comitati, le Associazioni e le famiglie residenti si sono spontaneamente attivate per una raccolta firme (circa 400 ad oggi);
- risulta strano che venga dato un nulla osta al vincolo paesaggistico per un impianto tecnologico del genere quando i singoli cittadini per opere molto più semplici (ad esempio il risanamento di un muretto fatiscente) debbono rivolgersi alla Soprintendenza Regionale attraverso procedure amministrative lunghe ed onerose;
- sebbene Quarto Miglio, e nello specifico via Ferentano, non ricada all’interno del territorio del Parco dell’Appia Antica (gestito dall’Ente Parco che, quindi, non può tutelarci), per il Piano Territoriale Paesistico Regionale – Beni Paesaggistici la zona di Quarto Miglio risulta ricadere nei beni d’insieme “vaste località con valore estetico tradizionale, bellezze panoramiche”;
- il “Protocollo d’Intesa” tra ANCI e il Ministero delle Comunicazioni del 17 dicembre 2003 per l’installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazione radio impegna i soggetti sottoscriventi a verificare e garantire l’informazione, il monitoraggio, il controllo, la razionalizzazione e gli interventi di risanamento degli impianti di stazione radio base che si rendessero necessari al fine di contribuire alla tutela dell’ambiente e della popolazione dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici prodotti dai suddetti impianti; lo stesso “Protocollo d’Intesa” ha carattere vincolante a prescindere dalla mancata sottoscrizione dei gestori di telefonia (Cfr. TAR Campania – Sez. II 9 agosto 2007, sentenza n.899);
- in base al protocollo d’Intesa tra il Comune di Roma e i Gestori di Telefonia mobile del 5 luglio 2004 (e addendum del 22 luglio 2004 prot. 2151) le società concessionarie di telefonia mobile si impegnavano a richiedere al Comune di Roma la disponibilità di aree ed immobili di proprietà comunale per l’installazione di impianti SRB;
- l’intenso sviluppo della telefonia cellulare e di altre applicazioni connesse, ha determinato un aumento esponenziale di impianti di telefonia localizzati in ambito urbano. In un’area così limitata, come nel caso in oggetto, la presenza di altre 5 strutture analoghe ha comportato un progressivo aumento dei livelli di inquinamento elettromagnetico a cui la popolazione è esposta.