Il terremoto del Centro Italia ha ferito gravemente centri storici, musei, chiese, abbazie, di un’area che è stata culla della civiltà europea. Salvare il patrimonio culturale significa difendere le radici stesse delle popolazioni colpite e avviare un percorso di rinascita.
Da quest’anno e per 10 anni, tutti i cittadini potranno contribuire concretamente al recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma, indicando lo Stato come destinatario dell’8xMille nella propria dichiarazione dei redditi
Di tutte le risorse incamerate, infatti, l’intera quota destinata alla conservazione dei beni culturali, di cui all’articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, sarà utilizzata esclusivamente per interventi di ricostruzione e restauro del patrimonio culturale nelle aree colpite.
La misura è contenuta nella conversione in legge, approvata dal Parlamento, del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 2017 e recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e delle attività produttive colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”.
La norma prevede numerosi interventi, tra cui misure volte a sostenere il reddito delle popolazioni e delle imprese e rilanciare le attività produttive, a semplificare i procedimenti amministrativi per velocizzare la ricostruzione salvaguardando la trasparenza e il rispetto delle norme anticorruzione, a preservare la validità dell’anno scolastico 2016/2017 e assicurare il regolare avvio del 2017/2018, a potenziare il personale impegnato nella ricostruzione e a favorire l’acquisto di abitazioni, da parte delle Regioni, per far fronte all’emergenza alloggiativa.
All’art. 21-ter, in particolare, si stabilisce che “le risorse della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale, di cui all’articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025 e riferite alla conservazione di beni culturali, di cui all’articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, sono destinate agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 nei comuni indicati negli allegati 1, 2 e 2 -bis al decreto-legge n. 189 del 2016, in deroga all’articolo 2 -bis , comma 4, del citato regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998”.