ATAC ha ritirato la costituzione di parte civile e la richiesta di risarcimento nel processo penale a carico di Lucha Y Siesta, la Casa delle Donne situata in via Lucio Sestio 10, in VII Municipio. Ad annunciarlo è stato il Sindaco Roberto Gualtieri a poche ore dall’imponente manifestazione contro la violenza sulle donne che si è svolta sabato 25 novembre e dall’assemblea nazionale di “Non una di meno” che si è svolta proprio all’interno di Lucha Y Siesta il giorno dopo. “Risultato importante raggiunto grazie al grido delle associazioni antiviolenza. Ora al lavoro per fare in modo che questa esperienza sia definitivamente riconosciuta”. Lo dichiarano in una nota Alessandro Luparelli, Michela Cicculli e Nando Bonessio del Coordinamento Capitolino Verdi Sinistra. La terza udienza del processo si è svolta lunedì 27 novembre e ha confermato il ritiro della costituzione di parte civile da parte di ATAC. Il 22 gennaio 2024 ci sarà una nuova udienza.
Allo stesso tempo, però, la Regione Lazio a guida Rocca continua a negare qualsiasi interlocuzione e comunica l’attuazione della revoca dello schema di convenzione, tutto ciò in vista di una eventuale messa al bando del posto.
“Lucha y Siesta è chiamata a rispondere in tribunale per occupazione abusiva proprio quando il Paese cerca più disperatamente risposte e strumenti per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere. […] Emerge da questo gesto la scelta politica di invisibilizzare il lavoro di chi si impegna nel contrasto alla violenza di genere e di ignorare la necessità di proteggere altre donne che dovessero avere bisogno di un luogo sicuro in cui stare. Nonostante l’ondata mediatica degli ultimi femminicidi, nonostante i dati provenienti dai Centri antiviolenza, nonostante la risaputa tragica mancanza di posti di accoglienza si continuano ad attaccare i luoghi femministi, si continuano a disconoscere 15 anni di storia, di partecipazione e di creazione di spazi sicuri per la fuoriuscita dalla violenza di genere” si legge nel comunicato di Lucha y Siesta.
Emanuela Ammerata, consigliera di Sinistra Civica Ecologista in VII Municipio dichiara: “La regione non rinnova la convenzione, non accoglierà più donne all’interno di Lucha nonostante a Roma ci siano soltanto 50 posti dedicati all’accoglienza, compresi i 10 di Lucha y Siesta. Mi auspico che al più presto la Regione faccia un tavolo per sanare finalmente questo problema.”
[ via lasalitadelquadraro.wordpress.com ]