La campagna di monitoraggio del biossido di azoto lanciata dalla onlus “Cittadini per l’Aria” partirà il 4/02 con la collocazione dei campionatori
📆 Il 4 febbraio verranno collocati nei siti di destinazione i 17 campionatori per il monitoraggio del biossido azoto (NO2) donati da Roma Servizi per la Mobilità (Rsm), nell’ambito della campagna “NO2, Grazie NO!” lanciata dall’associazione “Cittadini per l’Aria onlus” che coinvolge i cittadini nella misurazione di uno dei veleni più pericolosi in circolazione, il biossido di azoto, gas prodotto principalmente dai veicoli diesel.
🔸“A concentrazioni elevate – precisa la onlus sul sito cittadiniperlaria. org – causa infiammazioni delle vie aeree (tosse, bronchiti, oppressione toracica e dif coltà di respirazione) e può portare al restringimento delle vie aeree polmonari, in particolare tra le persone affette da asma”. I campionatori saranno installati dai volontari dell’associazione, uno nei pressi della sede di Rsm di viale Luca Gaurico gli altri presso le sedi dei Municipi. Ma anche i cittadini potranno acquistare il proprio campionatore come ha spiegato via Facebook l’as-sessore alla Mobilità Eugenio Patanè.
📲“Roma Capitale aderisce e promuove la campagna di monitoraggio della qualità dell’aria ideata da Cittadini per l’Aria onlus, un esperimento di scienza partecipata in nome del benessere comune. Per partecipare all’iniziativa, per la quale Atac ha messo a disposizione i propri spazi sul sito aziendale e sulle pensiline digitali, basta prenotare un campionatore d’aria sul sito cittadiniperlaria.org e installarlo dove si vive. Tra il 4 febbraio e il 4 marzo 2023 – ha concluso l’assessore Patanè – questo strumento raccoglierà i dati sulla presenza di sostanze inquinanti nell’atmosfera, in particolare uno degli agenti più pericolosi, il biossido di azoto. Le informazioni raccolte serviranno a mappare la qualità dell’aria in ambito urbano. Il costo del campionatore è di 18 euro (previsto uno sconto per associazioni e studenti). Si potrà anche scaricare un’app sullo smartphone per testare l’effetto dello smog sulla salute”.