Cari Candidati Sindaco,
ottobre è vicino i vostri programmi stanno sicuramente prendendo forma. Vi siete ricordati di inserire un capitolo dedicato alla soluzione del problema mobilità nel Parco dell’Appia Antica?
Sappiamo che si tratta di un problema molto delicato ma ci sembra anche un grande banco di prova su cui si sono cimentate tutte le amministrazioni da quella di Francesco Rutelli fino all’attuale guidata da Virginia Raggi.
Nel 1997 l’allora Sindaco Rutelli con un’Ordinanza chiuse al traffico l’Appia Antica la domenica e i giorni festivi creando varchi controllati dalla Polizia Municipali e indicando alcune aeree di parcheggio in prossimità degli stessi. Ad oggi quell’Ordinanza è ancora in vigore ma è completamente o quasi disattesa.
In oltre 20 anni non si è trovata, o non si è voluta trovare, una soluzione definitiva per restituire a questo luogo la dignità che gli spetta. Nessuno ha trovato una soluzione che possa mettere d’accordo residenti, attività economiche compatibili e fruizione turistica sostenibile.
Il risultato e che oggi come oggi regna il “far west”:
1) tra Piazza Numa Pompilio e l’incrocio con vicolo di San Sebastiano le macchine corrono ben oltre i 40 km di limiti previsti;
2) il parcheggio selvaggio domina incontrastato nonostante il divieto di sosta lungo entrambe le carreggiate impedendo la sicurezza di pedoni e ciclisti;
3) le fermate dei bus tra l’incrocio con via della Caffarella e via Appia Pignatelli sono in totale insicurezza e contro ogni norma del codice della strada;
4) i divieti di transito e sosta lungo il tratto monumentale dal Circo di Massenzio ad andare fuori Roma sono completamente ignorati;
5) lo stato di pulizia e decoro lungo i lati della strada che dovrebbero essere utilizzati dai pedoni sono infestati da vegetazione invasiva e rifiuti.
La posizione dell’Ente Parco è ben nota ed è stata portata su tutti i tavoli e conferenze di servizio che si sono susseguiti dal 2013 ad oggi.
1) eliminazione del traffico di attraversamento dell’Appia Antica attraverso varchi elettronici che possono, tra l’altro, permettere di sperimentare e gestire anche le fasce orarie più critiche o l’accesso alle Catacombe;
2) messa in sicurezza dei visitatori che percorrono la strada a piedi e in bicicletta con limitazione della velocità a 30 km anche nel tratto urbano;
3) creazione di una rete di parcheggi di scambio e di un sistema di navette interno che garantisca la più ampia accessibilità e la possibilità di raggiungere tutti i siti monumentali; La parola ora passa a voi.
Siete d’accordo con il rispetto di quella vecchia ordinanza e destinerete uomini e mezzi al fine di farla rispettare? Siete pronti a far cessare il traffico di attraversamento o vi assumerete la responsabilità di continuare a deturpare un monumento di 2.300 anni cosa che non sarebbe tollerata in nessuna altra parte del mondo?
Il Presidente del Parco Regionale dell’Appia Antica, Mario Tozzi
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