Con tre successive sentenze il TAR Lazio blocca di fatto l’azione del Governo che, attraverso il Decreto del 18 dicembre scorso del Ministro dell’Ambiente, intendeva riportare il funzionamento dell’aeroporto entro i limiti di legge.
Il TAR Lazio nell’udienza del 8 maggio 2019 ha sospeso l’annunciata riduzione di 35 voli di linea al giorno a Ciampino che si doveva avviare già dal 27 ottobre 2019, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Ambiente Costa. Doveva essere il primo passo per il rientro nei limiti di rumore previsti dalla legge ma il TAR ha dato ragione a Ryanair e Aeroporti di Roma, i quali sostengono che con le nuove rotte sperimentali la riduzione dei voli può essere di molto inferiore e ancora rimandata nel tempo.
La recente sentenza dell’8 maggio è stata preceduta da una prima sentenza del Tar Lazio del 6 marzo, con la quale è stata ripristinata la possibilità, per la sola Ryanair, di far atterrare i voli in ritardo anche durante le ore di chiusura notturna dell’aeroporto, in spregio del diritto dei cittadini al riposo notturno.
Mentre, con una successiva sentenza del 17 aprile, il Tar Lazio ha permesso a Ryanair di inserirsi anche nel ricorso presentato da Aeroporti di Roma contro il Decreto del Ministro Costa e tutt’ora in corso.
Ma le nuove rotte, alle quali ha dato credito il TAR, non sono affatto migliorative per i cittadini. I dati di cui disponiamo, che sono quelli pubblicati ogni mese dall’ARPA, mostrano che la media dei LAeq (misura del rumore in ambiente urbano) è peggiorata di giorno nelle centraline CIAMPINO 2, MARINO 1 e nella centralina ROMA 2 (sia di giorno che di notte).
Ecco la posizione delle centraline (dal Bollettino mensile di Arpa Lazio):
In sperimentazione dal 3 gennaio 2019, le nuove rotte di decollo hanno già suscitato vivaci proteste, da parte dei cittadini di Santa Maria delle Mole (frazione di Marino), che si sono visti riportare sopra le loro teste tutti i decolli. Con l’aggravante di un rumore ancora maggiore, dato che gli aerei si devono alzare più rapidamente.
Ryanair e Aeroporti di Roma guardano solo al loro guadagno senza farsi alcuno scrupolo per la vita dei cittadini. Dal 2010 le rotte sono già state cambiate 5 volte, ma non ci sono rotte di uscita silenziose da questo aeroporto. L’unica via per ridurre il rumore è RIDURRE IL NUMERO DEI VOLI.
In questa situazione tutti devono fare la loro parte.
I cittadini devono far sentire la loro protesta, il Ministero dell’Ambiente e il Governo (anch’esso chiamato in causa da Ryanair e AdR) devono resistere in tutte le sedi a questa prepotenza, contestando puntualmente anche le assurde dichiarazioni di Ryanair e AdR, e le Amministrazioni locali e regionali devono sostenerne l’azione.
Facciamo appello anche al Ministro dei Trasporti perché diriga l’azione di ENAC in difesa di ambiente e cittadini (come prevede anche lo statuto dell’Ente) e non solo a favore di chi fa profitto su aeroporti e traffico aereo.
Comunicato stampa di CRIAAC – COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO
[ via ]