Dopo “Interrail” arriva “DiscoverEU”. L’offerta per i neodiciottenni
Un bonus per i neo-diciottenni per viaggiare gratis in 4 Paesi europei. È l’iniziativa chiamata “DiscoverEU” che ricalca le esperienze maturate dall’ultra decennale programma “Interrail”, grazie al quale nei decenni passati decine di migliaia di ragazzi europei si sono conosciuti durante i viaggi in treno. In palio ci sono 15mila biglietti a costo zero per viaggiare da 1 a 30 giorni nei Paesi prescelti.
Così, ieri alle 12, è cominciata la ricerca senza esclusione di colpi del biglietto gratuito Ue mirato soprattutto alla scoperta dei patrimoni storici, artistici e archeologici dei Paesi che i vincitori sceglieranno per questo viaggio all’insegna della cultura. La caccia al biglietto si svolge sul sito https://europa.eu/youth/discovereu_it e a battersi sono i diciottenni nati fra il 2 luglio 1999 e il primo luglio 2000 inclusi. L’iniziativa consentirà ai vincitori di viaggiare da soli o al massimo in gruppi da cinque che dovranno osservare una regola sopra le altre: utilizzare rigorosamente il treno per tutti gli spostamenti. Nel regolamento sono previsti anche sconti per i giovani disabili e per chi vive sulle isole o in re- gioni difficilmente raggiungibili e geograficamente periferiche. Ma gli aspiranti “vagabondi del sapere” dovranno superare un test incentrato proprio sulla cultura del Vecchio Continente. Cinque le domande inerenti il 2018, proclamato “Anno europeo del patrimonio culturale”. I candidati avranno tempo fino al 26 giugno per rispondere al questionario messo a punto dalla Commissione Europea. Le date di partenza previste vanno dal 9 luglio al 30 settembre. Appena cominciata la prima edizione di DiscoverEU, già si pensa a replicarla nella seconda metà del 2018. Il regolamento prevede che saranno pagate dall’Unione Europea soltanto le spese di viaggio. Tutti i costi aggiuntivi come pernottamenti, ristorazione o acquisti vari dovranno essere pagate dalle famiglie dei vincitori del bonus. Anche con l’eventuale aiuto economico dei giovani candidati che, magari, già si misurano con qualche lavoretto o che addirittura hanno un’occupazione a tempo pieno, avendo preferito il lavoro allo studio. Dei rimborsi ad hoc saranno disponibili, invece, per i disabili. Lo stanziamento complessivo previsto dall’Unione Europea è pari a 12 milioni di euro.
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