La Ferrovia dei Castelli, conosciuta come Metropolitana di Capannelle, è una linea ferroviaria metropolitana che sarebbe dovuta sorgere negli anni ’40 e la cui costruzione era iniziata proprio in quegli anni, per poi essere posticipata, iniziata e poi interrotta in maniera definitiva, lasciando il poco che era stato costruito in stato di abbandono.
Questa ferrovia compare nel Piano Regolatore della Metropolitana di Roma del 1941 redatto dall’ingegnere Vito Perrone. Questa linea ferroviaria parte dalla Borgata del Quarto Miglio (dove incrocia la linea di colore azzurro, simile alla Metro A, il cui originario progetto prevedeva di proseguire lungo l’Appia Nuova anche oltre Largo dei Colli Albani), costeggia l’Ippodromo delle Capannelle, l’Aeroporto di Ciampino e prosegue fino ai Castelli Romani. La linea è identificata con il nome di “Ferrovia dei Castelli” e lungo di essa è chiaramente segnata una stazione chiamata, appunto, “Stazione Capannelle”, così come oltre a incrociare la Linea azzurra è previsto l’incrocio con un’altra linea ferroviaria che punta verso la Casilina.
Da Quarto Miglio sono inoltre ipotizzati due possibili prolungamenti, uno verso il Molino Natalini ed un altro verso il Circo Massimo.
A quanto risulta questa ferrovia era vista come una ferrovia che si ispirava alla Roma-Lido ma che, invece di puntare verso Ostia, andava verso i Castelli con uno schema simile, incrociando la metro identificata con il colore azzurro, si sarebbe potuta raggiungere la Stazione Termini, come stava avvenendo in quegli anni per la Roma-Lido grazie alla Metro B, realizzata in quel periodo.
La Seconda Guerra Mondiale fece posticipare l’inizio della Linea dei Castelli, che iniziò nel 1946, negli anni in cui si stava lavorando anche per la Linea B e per la metropolitana Porta Maggiore-Torre Spaccata, rimasta anch’essa incompiuta.
I lavori proseguirono fino al 1950, e portarono alla realizzazione di un tratto compreso tra Quarto Miglio e Ciampino, in gran parte ancora riconoscibile, e che avrebbe visto la nascita di una stazione denominata “Capannelle Scuderie”. Il tratto più facilmente riconoscibile è quello in trincea – dal momento che la trincea era stata scavata – compreso tra la Ferrovia Roma-Napoli e Via delle Capannelle. Alcune fonti ritengono che secondo il progetto la ferrovia avrebbe dovuto raggiungere una nuova stazione della metropolitana presso San Giovanni, situata tra Via Sannio e le Mura Aureliane, con una fermata intermedia sulla Tuscolana presso Santa Maria Ausiliatrice: si tratterebbe di una variante rispetto alle previsioni del piano di Perrone del 1941, dal quale riprende però la linea azzurra, che sarebbe dunque, di fatto, stata unita con la linea dei Castelli. Da li si sarebbe ipotizzato poi verso Termini e Prati, creando di fatto un’idea dell’attuale Linea A. Un’altra idea prevedeva invece una diramazione dall’Arco di Travertino.
Nel 1951 i lavori della Ferrovia dei Castelli, come per quella di Centocelle, vennero interrotti e si pensò di portare avanti solo il progetto della Linea B (nonostante anche gli altri due vedessero i lavori ben avviati). Quando poi nel 1958 venne annunciato il tragitto della Linea A (quella attuale), il progetto venne definitivamente abbandonato e superato da quello nuovo.
La parte realizzata della linea è ancora riconoscibile. Al Quarto Miglio è stata ad esempio tracciata una strada, Via Rapolla, oggi non più esistente, lungo il tracciato della linea. Il tratto in trincea tra la ferrovia Roma-Napoli e Via delle Capannelle è invece ancora ben visibile, anche se è oggi occupato da un fossato che vi è stato deviato. È inoltre costeggiata da una strada istituita proprio di fianco al tracciato, Via Gamiana.
Nel tratto successivo è stato riutilizzato il tracciato per far posto a Via Ranuccio Bianchi Bandinelli e, sconfinando nel Comune di Ciampino, a Viale John Fitzgerald Kennedy.