Da venerdì 1° giugno 2018 la Torre del Fiscale “si illumina”. A conclusione dei lavori, che hanno consentito di ricomporre l’unità architettonica del manufatto e renderne leggibili le trasformazioni nel tempo, il Parco Archeologico dell’Appia Antica inaugura il nuovo impianto di illuminazione e restituisce alla collettività un sito di grande spessore culturale.
La Torre del Fiscale da sola riassume oltre duemila anni di storia. L’imponente struttura, alta poco meno di 30 metri, sorge su uno dei punti di intersezione tra gli acquedotti Claudio e Marcio. Databile tra XII e XIII secolo, prende il nome di “Torre del Fiscale” solo nel XVII secolo quando passa nelle mani di mons. Filippo Foppi, tesoriere (da cui “fiscale”) dello Stato Pontificio.
La struttura rappresenta uno degli esempi meglio conservati tra le torri e i casali che segnano tuttora il paesaggio dell’Agro romano.
Oggi questo monumento riconquista il suo ruolo di sentinella e si posiziona come “faro” del quartiere e dei suoi abitanti.
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