La Sindaca ha risposto in ritardo e solo parzialmente all’interrogazione d’iniziativa popolare per il Parco della Caffarella.
Dopo 5 solleciti e ben 70 giorni di ritardo il 31 ottobre la Sindaca ha finalmente inviato tramite e-mail la risposta all’interrogazione d’iniziativa popolare (leggi il testo dell’interrogazione su www.caffarella.it) protocollata dall’associazione di volontariato Comitato per il Parco della Caffarella il 21 giugno, con scadenza della risposta il 21 agosto (si confronti l’art.8 comma 5 dello Statuto di Roma Capitale).
Dopo una così prolungata attesa ci si aspettava aspettava una risposta che riguardasse tutti i quesiti posti dai 519 cittadini interroganti; il Comitato per il Parco della Caffarella non nasconde la sua delusione per la risposta, che è stata parziale sui primi due quesiti, e assente sul terzo riguardante lo stanziamento effettuato nel 2011 sulla Caffarella, pari a 1.000.000 di euro.
La paura è che questi fondi possano essere stati riassorbiti nel bilancio comunale e destinati ad altro, vanificando in questo modo gli interventi sulla collina di S. Urbano che sta franando, sulla rinaturalizzazione delle sponde del fiume Almone e sulle aree espropriate e lasciate agli ex proprietari.
Il Comitato chiede quindi di proseguire nella sollecitazione alla Sindaca attraverso l’invio di un’ulteriore e-mail, il cui testo è presente in calce e diffondere il più possibile, con la richiesta di un nuovo stanziamento di 1.000.000,00 di euro nel bilancio del 2018 che recuperi i fondi non più disponibili.
È stata già richiesta una nuova riunione della Commissione Patrimonio per rendere fruibili le aree della Caffarella espropriate e lasciate in detenzione precaria agli ex proprietari.
e-mail: lasindaca@comune.roma.it
Oggetto: risposta insoddisfacente all’interrogazione d’iniziativa popolare prot. 1/2017 del 21.06.2017
Gentile on. Sindaca,
Io sottoscritto/a (Cognome e nome)
esprimo con la presente la mia totale insoddisfazione per la Sua risposta (prot. RA/66992 del 26/10/2017) all’interrogazione d’iniziativa popolare che, oltre ad essere assai tardiva, appare evasiva, soprattutto riguardo al 3° punto dell’interrogazione (stanziamento di 1.000.000 di euro per la Caffarella del 2011 nell’ambito degli interventi sulle Ville storiche). Ciò fa temere che tali fondi siano stati stornati dall’iniziale destinazione, riassorbiti nel bilancio comunale e destinati ad altro.
Si vanificherebbe in questo modo l’impegno svolto in passato dai cittadini per l’ottenimento di questi fondi e il lavoro svolto dal Comitato per il Parco della Caffarella per la realizzazione del progetto (congiuntamente al Servizio Giardini e all’Ente Parco Appia Antica). Soprattutto viene meno la possibilità che questi fondi possano essere impiegati nell’ambito degli interventi di consolidamento della collina di S. Urbano, la rinaturalizzazione delle sponde del fiume Almone e la fruizione pubblica delle aree della Caffarella con accesso da via Appia Antica, espropriate, e poi dal 2007 lasciate in detenzione precaria agli ex proprietari.
Ciò premesso chiedo alla S.V. l’impegno che, nel bilancio 2018, la somma di 1.000.000 di euro per la Caffarella possa essere prontamente rifinanziata, ristabilendo quanto ingiustamente tolto.
Distinti saluti.
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