Riduzione della produzione dei materiali post consumo, raccolta differenziata, recupero e riuso dei beni post consumo nell’ottica della promozione dell’economia circolare. Sono queste le azioni programmatiche attraverso le quali Roma Capitale intende attuare il “Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo” approvato della Giunta Capitolina e presentato dalla Sindaca Virginia Raggi assieme all’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari e al Direttore Generale di Ama Stefano Bina. Rilevanti gli obiettivi prioritari del Piano che coinvolgeranno Ama: raggiungimento del 48% medio di differenziata (con punte del 55% con obiettivo 70% al 2021) al termine di un anno di implementazione delle nuove azioni e riduzione di circa il 12% (pari a 200 mila tonnellate) della produzione complessiva di rifiuti entro il 2021.
RIDUZIONE/RIUSO
Rientrano in questo ambito le iniziative volte a prevenire la produzione dei rifiuti e a incentivare il riutilizzo di frazioni merceologiche specifiche. In programma: l’assegnazione di “green card” ambientali ai residenti per valorizzare i comportamenti virtuosi; la promozione dell’utilizzo di acqua del rubinetto; l’incentivazione all’uso di prodotti alla spina; il piano contro lo spreco alimentare (avviate le basi per il “food sharing“ nei municipi I e XI); l’installazione di compostiere domestiche e di comunità; l’adozione di tessili sanitari riutilizzabili, in particolare pannolini lavabili; la realizzazione di centri di riparazione e riuso; il “Green Public Procurement”: acquisti “verdi” da parte dell’amministrazione capitolina; l’introduzione di regole di sostenibilità ambientale negli eventi e manifestazioni di quartiere (progetto “Ecofeste”); la tariffazione puntuale; il progetto di valorizzazione degli scarti verdi; il protocollo per la gestione dei rifiuti edili, con l’apertura di piccole aree di stoccaggio presso le stesse rivendite dei materiali.
RACCOLTA/RECUPERO
Le iniziative di sviluppo della raccolta/recupero puntano a incrementare lo stock dei rifiuti differenziati intercettati e si articolano nei seguenti progetti: “Mercati a impatto zero”, con separazione “spinta” di tutti i materiali; estensione del porta a porta a tutte le scuole romane; fornitura di piccoli contenitori agli esercizi commerciali per la raccolta di RAEE di dimensione ridotta, con la possibilità per i cittadini di accumulare crediti “green” (sconti sulla TaRi o buoni spendibili presso gli esercizi); postazioni dedicate nei 14 Centri di raccolta per il conferimento dei metalli non di imballaggio; recupero degli oli vegetali esausti attraverso una rete di punti di raccolta in spazi privati (supermercati, ecc.).
RACCOLTA DEDICATA
Sulla base degli indirizzi di Roma Capitale, entro il 2021 il sistema complessivo di raccolta differenziata dei rifiuti dovrà essere implementato e corretto su tutto il territorio cittadino con l’estensione dei servizi di raccolta dedicata. Tale soluzione, che comprende sia il sistema “porta a porta” che le oasi ecologiche (domus) che ogni altra modalità idonea ad applicare la tariffazione puntuale, verrà messa a punto per ciascun quadrante e contesto urbano. Dopo l’ultima estensione della raccolta domiciliare, che nel corso del 2016 ha interessato quasi 100 mila cittadini del VII e XV municipio, circa 1milione di romani – ovvero più di un terzo della popolazione residente – è servito mediante prelievi “porta a porta” delle diverse frazioni. Il primo obiettivo condiviso è quello di consolidare e migliorare il servizio aumentando la quantità e la qualità dei rifiuti da avviare a recupero di materia. L’ulteriore estensione della raccolta domiciliare dedicata sarà programmata sulla base di un piano di fattibilità e l’analisi puntuale delle peculiarità urbanistiche e socio-demografiche. Sono già state individuate aree di estensione del servizio.
I PROGETTI “PILOTA” NEL VI MUNICIPIO
Un nuovo piano articolato in più azioni riguarderà gli oltre 260 mila abitanti del VI municipio. Nell’area sono previste una serie di iniziative di sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di raggiungere a regime il 68/70% di raccolta differenziata. Tra questi interventi rientrano anche l’eliminazione delle campane stradali verdi da tutto il territorio e il passaggio al modello porta a porta per circa 12mila residenti del quartiere Ponte di Nona. In programma, per questo municipio di Roma, anche le prime applicazioni di tariffazione puntuale, l’installazione di compostiere di comunità, la realizzazione di eco-centri in cui poter conferire un’ampia gamma di materiali di scarto e la differenziata spinta in tutti i mercati.
IL PIANO PER LE UTENZE NON DOMESTICHE
Prende il via l’iniziativa “Il mio negozio è differente”, che si pone l’obiettivo di migliorare gli standard di raccolta differenziata per le utenze non domestiche attraverso una maggiore omogeneizzazione delle modalità e l’assegnazione di un unico operatore addetto (anziché più soggetti, come ora) alle utenze di una determinata area. Nella fase iniziale saranno coinvolte circa 1.100 utenze del quartiere ebraico e del quadrante compreso tra corso Vittorio Emanuele II, via dell’Ara Coeli e il Lungotevere da piazza Paoli a via del Foro Olitorio (I municipio) e circa 900 utenze dell’area Marconi (tra via Oderisi da Gubbio, via Fermi e via Grimaldi – XI municipio), porzioni di territorio esemplificative di aree territoriali ad alta densità commerciale rispettivamente del Centro Storico e del resto della città. Il progetto è stato già illustrato nel dettaglio ai Municipi e alle associazioni di categoria interessate. Da metà marzo verrà distribuito lo starter kit (materiali informativi e attrezzature) sul nuovo servizio, che partirà entro inizio aprile. Alla riorganizzazione complessiva del servizio seguirà l’analisi degli indicatori di performance e di successo da applicare ed estendere al resto della città. L’obiettivo è di superare il 70% di raccolta differenziata nei due quadranti di test.
NUOVI CENTRI E SEDI OPERATIVE
Sono 8 le aree su cui è giunto il via libera, grazie all’impulso dell’Assessorato alla Sostenibilità ambientale e alla collaborazione dei Municipi, per la realizzazione di nuovi Centri di Raccolta aperti al pubblico e di strutture per migliorare la logistica aziendale (raccolta dei rifiuti e spazzamento). E’ già pronto a decollare il progetto per il nuovo Centro di raccolta di Casale Cerroncino, nel VI municipio, che Ama è in grado di realizzare in sei mesi dal momento in cui sarà consegnata l’area e arriverà dal Comune il permesso a costruire. Le altre 7 nuove “isole ecologiche”, che hanno ottenuto il “placet” dei Municipi e che Ama conta di realizzate entro 18 mesi, si trovano in: via Virgilio Guidi (V municipio), via del Fuoco Sacro (VI municipio), via Pontina (Tor de Cenci – IX municipio), via Enrico Ortolani (X municipio), largo del Langosco (XII municipio), via di Casal Selce e via Baceno (XIII municipio). Nella maggior parte di questi siti è previsto l’allestimento anche di aree dedicate al riuso (apparecchi elettrici, mobili, vestiti, libri, ecc.) aperte al pubblico. Tali aree, vera e propria novità per la Capitale, diventeranno primi avamposti a Roma dell’economia circolare (dal materiale scartato al bene riusabile). Attualmente a Roma ci sono 14 Centri di Raccolta. Si tratta di aree nevralgiche che, nel solo 2016, hanno permesso di raccogliere correttamente oltre 53mila tonnellate di materiali (+12,7% rispetto alle 47mila del 2015). Prosegue il lavoro congiunto con i Municipi per la verifica di ulteriori siti su cui realizzare nuove “isole ecologiche” e sedi operative per i servizi di prossimità: per rendere la rete infrastrutturale capillare Ama ha necessità di acquisire altre 24 aree.
LE “DOMUS” ECOLOGICHE
Altro tassello innovativo è la realizzazione di “Domus ecologiche”: più piccole aree per la raccolta differenziata all’insegna del decoro dedicate ai residenti. Il cambio semantico con l’adozione del termine “Domus” è funzionale al cambio di paradigma volto a significare che all’interno delle Domus non vi sono “rifiuti” ma preziosi materiali post consumo da avviare a recupero e riciclo. Il piano prevede l’allestimento di spazi comuni recintati caratterizzati da strutture leggere e integrate con l’arredo urbano circostante, dove saranno collocati bidoncini e/o cassonetti carrellati (facilmente rimovibili) per le diverse tipologie di materiali. I condomini interessati potranno partecipare alla realizzazione delle strutture rendendole più accoglienti e piacevoli alla vista con fioriere, aree verdi, ecc. Oltre agli evidenti benefici in termini di pulizia, l’iniziativa ha anche l’obiettivo di ottimizzare le modalità di raccolta. Le “domus” potranno sorgere anche al servizio di strutture pubbliche come scuole, asili. Già in fase di studio, in collaborazione con le amministrazioni locali, l’individuazione di spazi adatti in I, III, IV, VII, VIII e XV municipio. Ama fornirà supporto tecnico ad associazioni, comitati di quartiere, amministratori di condominio per avviare l’iter di realizzazione in aree idonee. A breve la prima inaugurazione.
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