Via Atimeto va da via Talarchiana a via Erode Attico, nella zona di Quarto Miglio che si estende verso l’Appia Antica.
La via è dedicata a un liberto romano di origine greca, vissuto nell’epoca Giulio-Claudia, il cui sepolcro presumibilmente si trova in questa parte dell’Appia.
Ma di quale liberto parliamo?
Forse del liberto appartentuo al patronus Marco Pompeo Aspro ,al quale Atimeto offriva i suoi servizi di pullarius per auspici di natura personale. E al quale patronus dedicò un monumento funerario. (1)
Il pullario era un ministro inferiore o inserviente che, nell’antica Roma, al servizio degli auguri aveva cura dei sacri polli, con i quali si pretendeva di predire l’avvenire secondo la maniera con cui beccavano o rifiutavano il mangime. (2)
Monumento funerario dedicato a Marco Pompeo Aspro da parte di un «pullarius». Palazzo Albani del Drago, via delle quattro Fontane n. 20 Roma.
Oppure parliamo anche di amore, citando il liberto Atimeto Anterotiano, vissuto sotto Tiberio, e del sentimento che provava verso sua moglie Claudia Omonea, morta a meno di vent’anni. (3)
Ma Atimeto viene indicato come “un liberto poco raccomandabile” e il suo nome non tramandabile ai posteri: infatti nel tempo ha assunto il significato di “colui che non va onorato”.
Il ritrovamento di due iscrizioni citanti libertus Atimetus (CIL VI, 19861), ritrovata in una vigna dopo l’Almone, e un Atimetus liberte (CIL VI, 21577) sulla via Appia, possono aver indotto a pensare che all’Atimeto liberto di Domizia, zia di Nerone, citato da Yacito nei suoi Annales, colpevole di un complotto a corte e giustiziato per questo (Tacito. Annales 13.19-22).
Quale di questi tre sarà il nostro liberto?
Magari qualcuno di voi ci può aiutare.