Nonostante le numerose richieste di accesso agli atti ed il formale provvedimento di reiezione, l’antenna di via Appia Nuova 889 non è stata ancora trasferita. Il CdQ Statuario Capannelle confida ora nell’attività di controllo del Municipio VII
Sono passati undici mesi da quando, in via Appia Nuova 889, ha fatto l’apparizione la stazione radio base. L’antennone, sistemato sul tetto di un supermercato, a poche decine di metri da una scuola, ha suscitato subito la reazione dei cittadini. Sono stati ben due i Comitati di Quartiere che si sono interessati della vicenda. E lo stesso hanno fatto alcuni Consiglieri municipali e Capitolini. Sono stati presentati esposti. E’ stata seguita una lunga trafila amministrativa, che ha sfidato la burocrazia comunale. Ed alla fine, l’antenna è rimasta al suo posto.
L’ANTENNA – “L’istallazione risulta illegale ai sensi della recente delibera del 26 maggio 2015 con cui il Comune di Roma ha stabilito il rispetto della distanza minima di 100 metri da scuole e istituti di cura – ricorda Guido Marinelli, Presidente del CdQ Statuario Capannelle – La distanza non è rispettata né per l’asilo né per Villa Fulvia”. Per questo “il CdQ, in collaborazione con il CdQ Quarto Miglio, ha chiesto l’immediata rimozione dell’antenna, presentando anche una denuncia-querela in Procura della Repubblica”.
SFIDATA LA BUROCRAZIA – Da non omettere neanche le richieste di accesso agli atti. “Ne abbiamo fatte due in Municipio, una al Dipartimento Programmazione Attuazione Urbanistica ed ancora una all’Arpa, al Genio Civile ed alla Regione”. Quest’incredibile mole di lavoro, che necessita di una granita forza di volontà, qualche risultato l’ha prodotto. “IL Dipartimento Pau, a marzo, ha riconosciuto che il CdQ aveva ragione e che è stato violato il regolamento comunale. Tuttavia, non aveva ricevuto la comunicazione di Arpa, dell’attivazione dell’antenna. Fortunatamente, avendo fatto richiesta di accesso agli atti, l’avevamo noi e quindi gliel’abbiamo trasmessa”.
I PROSSIMI PASSI – Il risultato di tante fatiche, è parzialmente arrivato. “ Il 21 aprile il Dipartimento PAU ci ha formalmente confermato che l’istallazione è irregolar, annunciando nel contempo il provvedimento di reiezione della licenza”. Da allora sono passati tre mesi e sette giorni. Ma l’antenna resta al suo posto. “Certamente non possiamo andare a smontargliela noi – scherza il Presidente del CdQ- per questo contiamo che la nuova Giunta municipale controlli se sia stato emesso il provvedimento di reiezione, in mancanza del quale siamo in presenza di omissione di atti d’ufficio. Bisogna quindi verificare anche la sua attuazione effettiva. Successivamente si dovrà provvedere alla rimozione dell’impianto”.
[ via romatoday.it ]