La cosiddetta Cisterna – Ninfeo della Valle della Caffarella, situata nei pressi di via Latina a pochi metri dall’ingresso di Largo Tacchi Venturi, è finalmente tornata visibile.
Domenica 17 gennaio è stata aperta al pubblico dopo i lavori di recupero e restauro in occasione della Festa degli animali 2016, alla presenza della Presidente della Camera dei deputati, On. Laura Boldrini e dell’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Fabio Refrigeri.
Il manufatto è una delle strutture idrauliche che ancora oggi connotano il paesaggio della Valle della Caffarella, databili fin dall’età romana repubblicana, testimoniano il precoce utilizzo del ricco patrimonio di acque sorgive di questo territorio, da sempre caratterizzato da una spiccata vocazione agricola e residenziale.
Dopo anni di abbandono è stata resa di nuovo visibile grazie all’intervento realizzato dal Parco Regionale dell’Appia Antica nell’ambito del POR 2007/2013, Cultura dell’Acqua.
I lavori di restauro e messa in luce di questo e altri manufatti idraulici sono stati realizzati in collaborazione con la Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, proprietaria dei beni, e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, competente per la tutela.
Nel corso dei lavori è stato possibile approfondire lo studio della Cisterna – Ninfeo che in realtà era un serbatoio, alimentato da un acquedotto o da un serbatoio più grande. La struttura a pianta rettangolare di metri 7,10 x 9.15, rivestita di cortina laterizia, è conservata per un’altezza massima di m. 3.50 circa. La copertura originaria è crollata ed era costituita da una volta a botte. La tecnica edilizia è ipoteticamente riferibile al III sec. d.C.
La parte sud-orientale è caratterizzata da una sistemazione monumentale costituita da quattro pilastri aggettanti, uniti da tre archi.
Su entrambi i lati brevi erano presenti aperture per l’accesso all’interno della cisterna, realizzate in età moderna quando il manufatto fu usato come abitazione.
Sempre nell’ambito del POR Cultura dell’acqua sono stati recuperati e, via via, sono stati o saranno aperti al pubblico, la cosiddetta Cisterna – Fienile nei pressi della marrana destra, la Cisterna monumentale nei pressi di via Bitinia e i Casali Vigna Cardinali e Vigna Cartoni.
Il percorso di visita alla valle della Caffarella si presenta oggi come uno straordinario viaggio nel tempo attraverso scorci intatti di campagna romana e preziose testimonianze storiche archeologiche disseminate lungo i percorsi facilmente accessibili a piedi e in bicicletta, e la Cisterna-Ninfeo è una delle 15 tappe del Sentiero dell’Acqua lungo è possibile ricostruire il racconto di tanta bellezza.
[ via Ecco la Cisterna – Ninfeo della Caffarella nei pressi di via Latina ]