Esondazione Almone, Municipio VII: “La Regione stanzi subito i 5 milioni promessi”
Anche il Municipio VII scende in campo per sostenere la rapida messa in sicurezza del fiume che ha esondato venerdì e sabato. Fantino: “Il meteo non aspetta più, si intervenga subito”
Lo straripamento del fiume Almone, avvenuto a causa dei rovesci temporaleschi di giovedì 6 e venerdì 7 novembre, ha comportato notevoli disagi. Si sono registrati danni per gli esercizi commerciali di via Appia Antica che, inondata d’acqua, è rimasta chiusa per molte ore. Ma oltre ai danni economici ed alle conseguenze sul piano delle viabilità, l’esondazione ha arrecato un grave problema anche al polmone verde del IX Municipio, invaso dai rifiuti trasportati dalla corrente.
LE CONDIZIONI DEL FIUME – Come tante volte ricordato, l’Associazione Amici del Parco della Caffarella, aveva provato ad avvisare le istituzioni. I danni che lo straripamento del terzo affluente del Tevere avrebbe prodotto, erano stati ampiamente descritti. Ed anche i risultati delle analisi condotte sulle sue acque erano state rese note. Addirittura il Comitato, coordinato dal professor Roberto Federici, aveva realizzato un volume “il sacro Almone da fiume a discarica”. Nel testo oltre ad analizzare le cause dell’inquinamento del fiume, erano dettagliatamente spiegate le diverse responsabilità dei soggetti istituzionali che avrebbero dovuto evitarlo.
LE CONSEGUENZE AMBIENTALI – La vicenda, ovviamente, non è sconosciuta all’Ente di prossimità. “Il Fiume Almone –ha ricordato Fantino – è fortemente inquinato a seguito degli scarichi abusivi e autorizzati di migliaia di residenti nonché di numerose attività produttive, che continuano ad operare in una delle aree naturalistiche più pregiate della città. La mancata bonifica di questo corso d’acqua costituisce un serio problema ambientale, che, oltre ad avvelenare il suolo e le sorgenti, finisce per intasare di rifiuti la valle soprattutto nelle giornate di piogge intense”.
I FONDI DA STANZIARE – L’invasione di rifiuti, di cui è rimasto vittima il parco della Caffarella, poteva essere evitata. Sarebbe bastato mettere a disposizione risorse che, evidentemente, chiamano in causa altri attori istituzionali. “La Direzione Regionale Ambiente – ha fatto notare il Presidente Susi Fantino – ha stimato che per la messa in sicurezza dell’Almone servirebbero almeno 5 milioni di euro. Come abbiamo sempre ripetuto nelle sedi istituzionali – ha ribadito il Minisindaco – crediamo che non si possa più aspettare per questo intervento e che questi fondi debbano essere stanziati al più presto. Continuare a trascurare l’Almone significa mettere a rischio definitivamente la già compromessa integrità ambientale del parco dell’Appia Antica”.
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