«Stop alle antenne selvagge sui palazzi»
“NoElettrosmog” presenta una delibera popolare
Si torna a parlare di “antenne selvagge” a Roma. Oggi alle ore 12 presso la sala riunioni al terzo piano di via delle Vergini 18 si è svolta un’importante conferenza stampa di presentazione della proposta di deliberazione di iniziativa assembleare concernente il “Regolamento per la localizzazione, l’installazione e la modifica degli impianti radioelettrici, di telefonia mobile e di comunicazione elettronica wireless operanti nell’intervallo di frequenze tra 100Hz e 300GHz, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge numero 36/2001”.
Un modo per dare una propria concreta idea sulla regolamentazione delle antenne e per dire no all’inquinamento elettromagnetico: all’incontro sono intervenuti la prima firmataria Maria Gemma Azuni, presidente del gruppo misto-Sel, e i firmatari Andrea De Priamo, esponente di Fratelli d’Italia e presidente della Ccp Ambiente, e Athos De Luca, esponente Pd e vice-presidente della Ccp Ambiente. Oltre a loro presente anche il portavoce del Coordinamento dei Comitati romani NoElettrosmog Giuseppe Teodoro.
Una nuova puntata di una vicenda, quella legata alle antenne selvagge, che da tempo riguarda Roma come anche le cittadine della provincia. Solo un mese fa, per esempio, c’erano accese polemiche a Ostia Antica per l’installazione di alcuni ripetitori sulla Torre Acea in viale della Vittoria e via Capitan Casella. Dopo una lunga serie di proteste e ricorsi, i cittadini della zona hanno ottenuto l’avvio di un’indagine epidemiologica e di un monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche delle nove antenne di telefonia mobile presenti sulla Torre.
Secondo i residenti la presenza delle antenne (inizialmente oltre venti) avrebbe provocato un numero elevato di patologie tumorali che hanno portato a decessi, nonché alla vanificazione delle terapie chemioterapiche. Pochi giorni fa sono state presentate, a firma dell’avvocato incaricato dai residenti di Quarto Miglio, le memorie contro la installazione del Sistema Radio Base di via Ferentano 35. E a metà gennaio a Villanova, invece, aveva fatto rumore l’ordinanza del sindacoBenetti che aveva “stoppato” i lavori di installazione di un impianto di telefonia mobile nella zona del campo sportivo.
[ via cinquegiorni.it ]