Ieri 23/01/2013 il Comitato di Zona Quarto Miglio Appia Antica ha presentato alla Commissione Ambiente del X Municipio un documento contenente memorie e considerazioni in merito alla situazione delle antenne nel territorio del X Municipio (Quarto Miglio e via Francesco Gentile)che è stato acquisito agli atti dalla stessa.
Ci auspichiamo che i nostri rappresentanti sappiano dar seguito alle istanze dei residenti e delle Associazioni.
Memoria per la Commissione Ambiente del Municipio X
L’installazione del Sistema Radio Base di Via Gentile e le richieste presentate per Via Antolisei e Via Ferentano da diversi operatori telefonici (oltre alle richieste ed ai lavori eseguiti per le manutenzioni e l’implementazione di numerosi impianti esistenti, molti dei quali non censiti), hanno portato all’attenzione delle Istituzioni il problema dell’Elettrosmog nel X Municipio. Da una sommaria ricognizione eseguita dai residenti si contano circa 80 impianti all’interno dei confini Municipali (solo nel quartiere di Quarto Miglio, in un raggio di circa 500 metri lineari ve ne sono ben otto).
Residenti, Comitati ed Associazioni, spesso senza l’ausilio degli organi preposti (ASL, ARPA, Municipio e Roma Capitale), attraverso l’iniziativa individuale e sostenuti esclusivamente da risorse private, nel corso degli ultimi mesi hanno svolto incontri presso:
- Commissione Ambiente del X Municipio;
- Commissione Ambiente di Roma Capitale;
- Ufficio Tecnico del Municipio X;
- Dipartimento VI di Roma Capitale;
- Soprintendenza Ministeriale.
Il fine unico dell’impegno profuso è stato quello di impedire nuove installazioni e manutenzioni degli impianti esistenti, soprattutto a causa della preoccupazione dei residenti per l’aumento dei livelli di inquinamento elettromagnetico nelle zone interessate.
I Comitati presenti sul Territorio del X Municipio hanno aderito al “Coordinamento Cittadino dei Comitati contro l’Elettrosmog”, realtà consolidata nel panorama sociale romano che raggruppa Associazioni e Movimenti che da anni si battono per accrescere la sensibilità delle istituzioni nei confronti dell’inquinamento elettromagnetico e delle sue fonti.
L’adesione al “Coordinamento Cittadino dei Comitati contro l’Elettrosmog” e tutte le altre iniziative sono finalizzate ad assicurare la tutela della salute e dell’ambiente, sollecitando le istituzioni nella ricerca e nell’adozione di forme di minimizzazione del rischio nei confronti delle innovazioni tecnologiche ritenute potenzialmente nocive nonché invadenti sotto il profilo paesaggistico ed urbanistico.
Nell’ambito delle varie attività svolte dai residenti e dalle Associazioni, preme sottolineare la ricognizione, con accesso agli atti amministrativi (legge n. 241 del 1990), dei Sistemi Radio Base nel territorio del X Municipio presso gli uffici tecnici deputati del VI Dipartimento e del Municipio stesso, che ha indicato la possibile presenza di ulteriori impianti in funzione nell’area, sconosciuti all’Amministrazione locale (come ad esempio quelli di Via Lucciano n. 11 e Via Appia Nuova n. 973), circostanza gravissima in quanto evidenzia la mancanza di un censimento serio e circostanziato dei Sistemi Radio Base da parte di Municipio e Dipartimento.
Altro elemento da evidenziare è la presenza, nei pressi dei siti individuati per le installazioni, di strutture scolastiche, Centri Anziani, Parrocchie, siti di aggregazione (soprattutto di bambini ed anziani) tipici di tessuti abitativi a media/alta densità. A tale proposito non si comprende il motivo per cui non sia stato possibile (nelle varie circostanze) ricorrere al cosiddetto “cositing”, così come prescritto dal Protocollo d’Intesa tra il Comune di Roma e le Società concessionarie di telefonia mobile, evitando alla comunità locale ulteriori disagi e preoccupazioni.
Per quanto concerne l’aspetto urbanistico, nonostante il Nuovo Piano Regolatore del Comune di Roma, approvato il 12 febbraio 2008, abbia espressamente impegnato il Comune alla redazione di un “Piano territoriale degli impianti radiotelevisivi e della telefonia mobile” – il quale avrebbe dovuto individuare le aree idonee a ospitare le stazioni, sistemi o impianti di nuova realizzazione, prevedendo, peraltro, zone di salvaguardia o destinazioni d’uso ritenute incompatibili con l’installazione di impianto o antenne per le comunicazioni (art. 105, comma 4, e art. 103, comma 3, delle Norme Tecniche di Attuazione) -, lo stesso Comune non vi ha ancora provveduto.
Pertanto, all’interno del territorio del Comune di Roma, l’installazione delle antenne di telefonia è tutt’ora priva di una disciplina pianificatoria che permetta di valutare la legittimità di nuove autorizzazioni anche alla luce dei Sistemi Radio Base già esistenti sul territorio, consentendo una diffusione omogenea degli stessi.
Il Municipio X, attraverso l’Assessore all’Ambiente, ha poi intrapreso la strada della redazione di una memoria di Giunta attraverso la quale verificare la possibilità di considerare le antenne di radiofonia mobile non come “opere di urbanizzazione primaria”.
A tale riguardo si riporta l’Ordinanza 08.11.2001 n. 1392 del TAR della Puglia, secondo cui le Stazioni Radio Base per telefonia cellulare “non sono assimilabili alle opere di urbanizzazione primaria, sub specie di infrastrutture tecnologiche e come tali compatibili con ogni zonizzazione, e insensibili a qualsivoglia limitazione di carattere urbanistico edilizio e quindi assoggettabili ad ogni prescrizione urbanistico-edilizia che sia compatibile con la loro natura”.
Per tutto quanto sopra riportato, si richiede alla Commissione Ambiente del X Municipio (tale richiesta verrà inoltrata anche alla Commissione Ambiente di Roma Capitale) la verbalizzazione delle seguenti istanze a nome dei residenti del X Municipio e delle Associazioni di Cinecittà Est e Quarto Miglio:
- Bloccare i pareri per le installazioni e gli adeguamenti fino alla approvazione del Piano Regolatore delle Antenne (come già in atto presso Municipio XI);
- Richiedere agli organi tecnico-amministrativi preposti una verifica più attenta rispetto a tutte le autorizzazioni necessarie alle installazioni ed agli adeguamenti.
- Predisporre una verifica approfondita sulla legittimità degli impianti esistenti.
- Realizzare una commissione tra tecnici del Dipartimento VI, Municipio X e tecnici scelti dai cittadini e dotare Roma Capitale di un sistema per la verifica a campione (e senza preavviso alcuno) delle emissioni elettromagnetiche all’interno di quartieri.