Il Comitato di Zona Quarto Miglio Appia Antica, aderente al Coordinamento No Elettrosmog di Roma, allega di seguito uno stralcio del testo finale del Decreto-Legge Crescita (o Sviluppo bis, che dir si voglia), aggiornato al 12 ottobre, attualmente all’Ufficio Legislativo del Quirinale, per il vaglio di legittimità e la successiva emanazione del Presidente Napolitano.
Contiene purtroppo la norma salvantenne di ultima generazione, che eleva subdolamente i livelli di CEM incidendo sulle modalità di misurazione, mentre non contempla le altre disposizioni sulla servitù condominiale.
Il Coordinamento No Elettrosmog di Roma ha predisposto un appello da inoltrare urgentemente al Capo dello Stato attraverso il seguente link https://servizi.quirinale.it/webmail/
L’urgenza è dettata dalla necessità di far pervenire al Capo dello Stato le nostre osservazioni prima che apponga la firma al decreto. Potrebbe essere questione di ore, come di qualche giorno.
Grazie per la collaborazione e la celerità.
Testo della missiva:
Oggetto: Decreto-Legge “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”. Interventi per la diffusione delle tecnologie digitali. – Rischio riduzione vincoli sanitari da esposizione ad inquinamento elettromagnetico.
Ill.mo Sig. Presidente,
le associazioni sotto rappresentate, unite dall’impegno di promuovere una diffusa coscienza civica sui rischi di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, sottopongono alla Sua attenzione il presente appello, affinché Ella non emani il Decreto-Legge di cui all’oggetto, se dovesse contenere una o più disposizioni destinate ad allentare i vincoli legislativi sui limiti fissati per garantire la tutela della popolazione dalla esposizione a campi elettromagnetici emessi da impianti di telefonia mobile, la cui incentivazione sul territorio nazionale è dettata dalla diffusione di nuove tecnologie LTE di c.d. 4° generazione.
Specifichiamo di avere a cuore il futuro del nostro Paese, che passa anche attraverso l’avvento di nuove tecnologie nel campo della comunicazione elettronica digitale, ma la cui diffusione non può e non deve avvenire sacrificando la salute dei cittadini.
E’ ciò che accadrà se il “decreto crescita” dovesse contenere la norma di cui sopra, che di fatto modifica le modalità di misurazione dei campi elettromagnetici, disponendo che i valori di campo si intendono riferiti non più ad intervalli di 6 min., ma ad una media di 24 h.
Con la conseguenza che le aree c.d. sensibili, perché ritenute ad alta frequentazione, potranno subire una esposizione ai campi elettromagnetici doppia o tripla rispetto al valore soglia indicato attualmente dal d.p.c.m. 8.7.2003.
Trattasi, dunque, di un provvedimento che attua una grave ed irreparabile deregulation dei procedimenti amministrativi finalizzati alle verifiche preventive ed ai controlli di carattere sanitario, che va ad incidere pesantemente sulla corretta applicabilità del Principio di Precauzione, vanificando i richiami ai criteri di minimizzazione, contenuti a più livelli, sia nella normativa nazionale che comunitaria, in materia di impianti di telecomunicazioni.
Sig. Presidente, a fronte delle preoccupazioni sopra espresse, La invitiamo pertanto a vigilare severamente affinché le norme di cui sopra non siano contenute nel citato decreto e, qualora fossero presenti, Le chiediamo di disporre lo stralcio di esse dal testo, la cui sciagurata integrale applicazione non giustificherebbe mai in termini di sviluppo tecnologico per il Paese i costi che saremmo chiamati a sostenere a causa dei maggiori, accertati rischi per la salute della popolazione, determinati dal subdolo innalzamento dei livelli del fondo elettromagnetico.
Confidando in un Suo autorevole intervento, quale garante supremo della salute dei cittadini, attendiamo un Suo puntuale e rassicurante riscontro in merito.
Francesca Romana Orlando- Vice Presidente A.M.I.C.A. – C. P. 3131 – 00121 Roma
Giuseppe Teodoro – Rete Nazionale Elettrosmog-Free Italia – http://e-smogfree.blogspot.com/ – Cell. 3476643318