I comitati di quartiere contro Vodafone e Omnitel che vogliono fare un’installazione in un palazzo di via Ferentano, 35. Assemblea il 25 settembre
ROMA – Cresce il fermento contro le nuove antenne della telefonia mobile in città. Ora si mobilita anche Quarto Miglio. Dopo Casal Brunori (XV Municipio) e via Francersco Gentile (X) la protesta si allarga ora a Quarto Miglio dove il Comitato di zona Quarto Miglio Appia Antica, il Comitato di quartiere, il Centro anziani e il coordinamento dei genitori della scuola “Guido Milanesi” dicono no a un Ponte Radio Base che Vodafone Omnitel ha annunciato di voler installare in un palazzo di via Ferentano al civico 35. E per martedì 25 settembre indicono un’assemblea cittadina in via Quarto Miglio 39 invitando tutti i comitati esistenti a Roma.
«NO AL SESTO IMPIANTO» – «Già abbiamo cinque impianti nella nostra zona, in meno di due km quadrati, non ne vogliamo un sesto», protestano gli abitanti del Quarto Miglio in attesa dell’assemblea di martedì alle 19. Prevista secondo gli organizzatori la presenza delle realtà in lotta contro l’elettrosmog a Roma: il comitato no elettrosmog, i comitati di Cinecittà est, Casal Brunori, Nuovo Trastevere, V° Municipio, Nuova Tor Vergata, Torrevecchia, Longarina, Esquilino e Parco Vittoria. Intanto a nome di Sel il consigliere provinciale Gianluca Peciola ha chiesto al Campidoglio di adottare un piano regolatore sulle antenne.
IL RUOLO DEI MUNICIPI – Intanto ci si interroga sul ruolo svolto dai municipi in questa vicenda che spesso vede residenti opporsi ai gestori della telefonia. Il coordinamento dei comitati contro l’elettrosmog ha cercato di verificare se il ruolo previsto nel Protocollo d’intesa siglato da Campidoglio e gestori telefonici per quanto riguarda i municipi è assolto oppure no. I Municipi infatti dovrebbero segnalare sui loro portali ai cittadini le richieste pervenute dalla telefonia. Insomma renderle pubbliche. «Abbiamo condotto – spiegano al coordinamento antoi-elettrosmog – un’inchiesta sui Municipi romani e solo due municipi sono risultati in regola, cioè hanno informato i loro cittadini delle richieste pervenute».
X E XII «VIRTUOSI» – Le circoscrizioni in regola sono il X Municipio e il XII, «che hanno attivato un canale di informazione ufficiale (pubblicazione sul portale internet), per segnalare l’avvenuto deposito di progetti inerenti l’installazione di antenne di telefonia mobile nel proprio territorio. E tutti gli altri?». «Per questo – spiegano ai Comitati romani contro l’Elettrosmog – stiamo predisponendo un dossier che presenteremo sotto forma di esposto alla Magistratura, per chiedere di verificare se tali inadempimenti abbiano potuto causare indirettamente danni alla salute della popolazione, in particolare di soggetti particolarmente a rischio, che hanno subito, senza esserne informati, le conseguenze per la salute della realizzazione di impianti nel raggio d’azione della propria abitazione».
IL RIPETITORE IN TERRAZZO – In via della Casetta Mattei, nel XV Municipio, dove nel febbraio scorso è stato installato un ripetitore della Vodafone sopra il terrazzo di un condominio, «una signora affetta da gravi patologie cardiache ed in cura con dispositivi elettromedicali, è improvvisamente deceduta poco prima dell’estate – sottolineano i comitati -. Vogliamo sapere se tale evento possa essere addebitato alle costanti radiazioni emesse dall’impianto, che avrebbero causato il malfunzionamento degli apparecchi medicali, da cui la dipendeva la vita della signora».
Paolo Brogi
*24 settembre 2012 | 20:03
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